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venerdì 21 settembre 2007

Costante Cambiamento

A volte mi battete sul tempo ragazzi.. stavo preparando un post su Costante Cambiamento, un festival giunto alla 11a edizione con spettacoli, incontri, video, installazioni di artisti emergenti e innovativi. Sapendo quanto questo tipo di eventi abbiano bisogno di un'adeguata promozione mi accingevo a segnalarlo, quando ricevo la mail di un caro amico, che non solo è produttore teatrale, ma anche e soprattutto persona curiosa di "cose" artistiche (oltre che di buon cibo e vino!). La pubblico perchè oltre a esser scritta bene trasmette un sentimento a me affine.

ciao bellezza! giurin giuretta che stavolta non ha niente a che fare con le mie produzioni né con amici o parenti: volevo segnalarti un evento solo perché credo meriti un commento. Ieri sera sono andato in piazza Madonna della Neve, quella incastonata tra l'omonima chiesa e la facciata delle Murate che stanno terminando di ristrutturare. C'era l'apertura dell'undicesima edizione di Costante Cambiamento, festival di danza, teatro e arte contemporanea curato da Teresa Zurzolo. La facciata delle Murate era trasformata in installazione visiva da Paolo Magni: credo che resterà illuminata in questa maniera molto suggestiva fino al termine della rassegna, dalle 20.00 a mezzanotte. Sulla facciata dirimpetto, di dove si ha accesso alla Sala Polivalente delle ex Murate, era sistemato lo schermo per le proiezioni video e l'immaginario palcoscenico per Eung Yang Lee, danzatrice col compito di aprire ufficialmente il festival. Eung è uscita non annunciata da squilli di trombe ma in silenzio, quasi di soppiatto; il suo corpo minuto, piccolo anche per gli standard coreani, si muove come costretto dalla musica, piuttosto che non alla ricerca di una sintonia col ritmo; è fluida, armoniosa, ostenta un'assoluta padronanza di ogni fibra muscolare; è bella, ed è gioiosa, cosa assai rara nel panorama delle "performance" contemporanee. Eung esprime una divertita complicità col tessuto urbano contemporaneo, scherzando con le sue contraddizioni di alberi piantati nel cemento, di acqua che imita il vetro. Che sia la piazza stessa ad ispirarle i movimenti o che sia lei, piuttosto, a dare coi propri movimenti una lettura diversa della piazza immobile, non fa in realtà grossa differenza: in fondo c'è questa creatura deliziosa, piccola ma carica d'energia, a rimbalzare su tutto lo spazio visibile ed oltre, dove gli occhi dei passeggiatori magari neanche si posano mai. Un'esperienza molto toccante, a cui non poteva non seguire una cenetta leggera al wine bar-pizzeria Le Carceri, l'unico che c'è in piazza Madonna della Neve, sul quale devo ancora farmi un'opinione precisa. Un'occasione di rara esemplarità per descrivere una città, la nostra, troppo strana per essere descritta. Perché ieri non mancava proprio niente: un evento ad ingresso gratuito di elevata qualità; nell'unica piazza in città ristrutturata con accenti ultramoderni davvero splendidi (ebbene sì, si può); un posto dove bere e mangiare a prezzi abbordabilissimi. Eppure la piazza era deserta. Mentre a due passi, i soliti noti locali brulicavano di gente. Cosa c'è che non va? Perché tanta ostinazione nel cercare spazi e canali per le espressioni contemporanee se poi, fatalmente, quando questi ci sono catalizzano l'interesse di non più di dieci persone? Certo, ieri c'era Next Tech, ma non credo che si possa parlare di diretta concorrenza tra le due manifestazioni, che anzi potrebbero essere benissimo complementari. E allora dov'erano i artisti che chiedono a gran voce il Meccanotessile? Ho la sensazione sempre più nitida, che per farne l'unico uso appropriato, andrebbe adibito a sala Bingo, per dare svago ai veri padroni di Firenze. E se risento un solo "giovane artista" lamentarsi della mancanza di spazi a Firenze, è la volta buona che mi faccio vent'anni di carcere. Il programma: http://www.costantecambiamento.it/calendar.html Un bacione e a presto! Davide

Che dire.. grazie! Mi pare che rientri fra le iniziative di Teatri aperti, quella serie di eventi gratis organizzati in diversi teatri fiorentini.

Dal 20 settembre al 6 ottobre, Festival Costante Cambiamento 2007. Complesso ex Murate – Teatro Goldoni di Firenze – Palazzo delle Papesse di Siena. Direzione Artistica - Teresa Zurzolo. Photo by Ursula Kaufmann

2 commenti:

  1. Bravo Davide condivido perfettamente quello che dici. Argomento scomodo da affrontare ed infatti nessun commento..... dov'è finita la cultura in Italia? Già solo una domanda di questo genere provoca un generale senso di noia.

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  2. già archetto.. quando parlo di un ristorante si scatenano i commenti, ma quando parlo di arte o cultura è un po' più dura. ma sono convinta ci siano tante persone che potrebbero dire la loro...
    è solo che a volte sono un po' pigri e vanno solleticati. ma io sono contenta che cmq leggano.

    non sai quanti leggono e non scrivono!

    RispondiElimina

Qualsiasi commento è benvenuto :-)

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