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venerdì 30 novembre 2007

Arlecchino all'inferno

Con il gruppo del laboratorio teatrale mi è capitato di andare a vedere uno spettacolo fuori programma al Teatro della Pergola: Arlechino all'inferno con Enrico Bonavera, su testo di Siro Ferone. L'opera era preceduta da una conferenza sui "Canovacci della commedia dell'arte"
Come per il Sogno di una notte di Mezza Estate, anche questo spettacolo si è tenuto sul palco della Pergola, ovvero dietro el quinte. Fantastico..
La storia si basa su diversi testi desunti da canovacci della Commedia dell'arte (dal repertorio di Tristano Martienlli, a Il viaggio di Scaramouche e Arlecchino all'Indie e La descente de Mezzentin aux enfers)

Bonavera è noto per la sua abilità nel rappresentare la Commedia dell'Arte e nello specifico il ruolo di Arlecchino (non a caso è ritenuto l'erede di Ferruccio Soleri ne Il Servitore di due padroni di Goldoni).

Io sono rimasta molto impressionata dalla sua capacità espressiva, in qualsiasi parte del suo corpo. Il viso nonostante la maschera, il corpo, la voce.. ogni singola parte di lui era un fremito espressivo. Mi domando quanti anni ci vogliano a un attore per diventare così..
Sarò sincera: alcuni passaggi della storia mi sono sfuggiti, altri invece mi hanno fatto ridere e altri ancora riflettere, ma in ogni caso mi ha affascinato guardarlo "zompettare" da una parte all'altra del palco (molto carina la scenografia).
Ho trovato struggenti alcuni passaggi con l'amico Orfeo in cerca di Euridice (bellissima la canzone Perduto amore cantata da Francesca Cassio) e altri esilaranti.

La Pergola sta davvero facendo qualcosa di interessante e innovativo per Firenze, complimenti!
Per sapere tutto quello che è in programma alla Pergola segnalo il sito internet:
http://www.pergola.firenze.it/stagione/sala.html

E visto che ne avevamo parlato metto pure il link a un piccolo video su Otello

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