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giovedì 16 settembre 2010

Mulino di Firenze

Ieri sera sono stata a un'inaugurazione ... di un hotel. Ma hanno fatto le cose talmente in grande che sembrava una festa di fine anno o di Pitti. Alabardieri e duelli di spada, grifoni ammaestrati che volteggiavano sulle teste degli ospiti, judoka che combattevano sulle mura (questi in effetti mica ci incastravano tanto...), delizioso buffet del Convivium (che caprini e che prosciutto!), area musica con un dj molto bravo (musica elettronica di livello) e openbar, e per finire fuochi d'artificio sull'Arno (e che fuochi! altro che i fochi di San Giovanni...).
L'albergo è in via di Villamagna, quasi a Bagno a Ripoli, in una zona che ammetto non conosco molto bene. Si trova sull'Arno e il tema del mulino e dell'acqua è molto forte. Oltre all'Arno che lo costeggia regalando scorci emozionanti (sembra di toccare l'acqua della pescaia con mano!), la piscina e il laghetto biodinamico si insinuano nella costruzione, che già di suo è un piccolo labirinto di pietra. Mi piacerebbe tornare a vederlo di giorno. Decisamente un hotel insolito, affascinante nel suo essere irregolare, dove pero' i dettagli del lusso sono presenti tutti (è un 4 stelle superior).
Ieri sera ovviamente grande affollamento da parte di tutto il mondo che ruota intorno al turismo (online) e non solo.
Servizio impeccabile, a partire dalla navetta che faceva la spola con Villa Olmi. Personale gentile (che sorprende sempre a Firenze). Ottimo cibo, addirittura la pasta fatta a mano davanti a noi!
Dubito che avrei mai la possibilità di un soggiorno (anche se fino a marzo le camere sono in promozione, a un prezzo assolutamente abbordabile), ma è bello per una notte sognare.

Hotel Il Mulino di Firenze
Via di Villamagna, 119
www.mulinodifirenze.com

5 commenti:

  1. Ho dato una occhiata al sito... che pa**e! Il solito luogo comune sul finto linguaggio decorativo toscano, tutto cornici, cotto, travetti... Ma possibile che questi architetti e arredatori non sappiano colloquiare con la contemporaneità? Siamo alle solite: se al cliente piace la cacca, continuiamo a dargliela a sazietà, senza l'etica di dovergli dire che oltre alla cacca c'è il cacio, il cavallo, il tartufo... Commento off-topic, lo so Nelli, ma sono stanca di questo modo vecchio e 'scorretto' di approcciarsi al restauro e al consolidamento degli edifici... Meglio il risultato incerto della sperimentazione (tanto poi si demolisce, vedi orribile pensilina di Toraldo) che la stagnazione della conservazione che puzza di stantio (dal Convivium di Via Santo Spirito all'hotel Santa Maria Novella). Eppure gli esempi proponibili, discutibili se vuoi, non mancano (vedi J.K Place o Rivaloft).

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  2. Meno male, un bel posto in riva al fiume.
    Erano decenni che passandoci (è molto vicino a casa mia), vedevo quel rudere di case in riva all'arno. Pensavo che ci avessero fatto degli appartamenti e un pensierino ce l'avrei fatto...

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  3. Brava Federica! quando ci vuole , ci vuole... Basta con queste ovvietà, come se poi gli stranieri fossero tutti gonzi.
    E questo non vale solo per la ristrutturazione degli edifici, ma con l approccio al contemporaneo, che purtroppo a Firenze manca, anche nella cucina ad esempio. Sono contento che tu abbia citato "Riva" del caro Claudio Nardi, è un architetto che ha ben compreso come si possa fare dello stile e dell eleganza anche in posti così conservatori.
    Le feste poi da sole non bastano a rendere bello un ambiente anzi spesso servono a mascherare la mediocrità...
    Nelli, a quando un post sulla contemporaneità a Firenze e le 10 cose da distruggere con la dinamite?

    Lettore Burlone

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  4. io mi permetto, invece, una perplessità riguardo al laghetto: cosa vorrà dire che è biodinamico ?

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